Maggio vai adagio...

Mai proverbio non fu cosi azzeccato.

Dopo una partenza di maggio praticamente estiva, il tempo si è ingrippato nella classica instabilità primaverile. A risentirne un po tutti, persone, animali e vegetazione costretta a sopportare un passaggio in pochi giorni anche di 15 gradi, da una massima estiva sui 30 gradi ad una giornata con circa 15 gradi di massima.

Non sono mancate le precipitazioni, perlopiù sparse ed intermittenti, in un contesto di tempo variabile. Sui monti l'instabilità regna sovrana mentre in pianura il bel tempo fa scambio con tempo perturbato con condizioni termiche ora abbastanza in linea con le medie del periodo.

Guardando le statistiche sulla base di dati storici della stazione di Ghedi , considerando il trentennio 1991-2020, notiamo la partenza a razzo, praticamente estiva, presto sostituita da temperature da inizio primavera.

Cosa dobbiamo attenderci i prossimi giorni? I modelli sembrano delineare una previsione sempre incentrata sulla variabilità, quindi giornate serene con episodi locali di maltempo. Attualmente non vediamo ne forti affermazioni dell'anticiclone ma nemmeno peggioramenti estesi e intensi.

A livello termico sembra che il mese possa proseguire fino all'inizio della terza decade di Maggio senza particolari estremi. Quindi possiamo pensare ad un cambio dell'armadio, ma senza scomodare i condizionatori.

Insomma il proverbio classico che recita "l'aprile apriletto ogni giorno un goccetto", seguito da il "maggio vai adagio" ad indicare un mese ancora poco affidabile, dovrebbe poi portarci al "da giugno in poi fai quello che vuoi".

Sarebbe lecito aspettarsi l'estate quindi da inizio Giugno a priori? A livello previsioni scientifiche non arriviamo ancora ai 20 giorni di affidabilità ma possiamo ben aspettarci un decorso estivo come spesso accade negli ultimi anni da giugno. Sarebbe una notizia clamorosa non avere i classici over 30 gradi dal prossimo mese.